Medico del lavoro
a Reggio Emilia

Medico del lavoro a Reggio Emilia

SORVEGLIANZA SANITARIA A REGGIO EMILIA

Stai cercando un medico competente a Reggio Emilia?

Fra meccanica, agro-alimentare, logistica e servizi digitali, le imprese di Reggio Emilia presentano diversi pericoli per la salute che il D.Lgs. 81/08 impone di monitorare tramite la nomina di un medico competente. Il Dr Marco Angelini, medico del lavoro, offre alle aziende un servizio di sorveglianza sanitaria puntuale, modulato sulle reali esigenze produttive, per garantire la salute dei lavoratori e la piena conformità normativa.
Qualsiasi sia la tua attività, accertati di rispettare le leggi in vigore sulla sicurezza sul lavoro e sulla sorveglianza sanitaria.

MEDICINA DEL LAVORO

Come avviene la collaborazione

Pochi passaggi che renderanno la tua azienda conforme alle normative vigenti in termini di salute e sicurezza sul lavoro. Dalla valutazione iniziale fino agli accertamenti medici, ogni fase è pensata per velocizzare gli adempimenti, ridurre i rischi lavorativi e garantire la salute dei lavoratori.

1. Nomina del medico competente

2. Sopralluogo in azienda e stesura del protocollo sanitario

3. Visite mediche per il lavoro e esami strumentali in sede

4. Rilascio dei certificati di idoneità al lavoro

MEDICO DEL LAVORO

Dr. Marco Angelini

Specialista in medicina del lavoro
Specialista in Medicina del Lavoro, iscritto al Registro nazionale dei Medici Competenti. Con un’unità mobile attrezzata segue oltre mille lavoratori nel Nord Italia, offrendo alle aziende di Reggio Emilia un referente unico dalla prima analisi ai giudizi di idoneità, garantendo protocolli su misura e gestione completa della salute di ogni lavoratore.

Vantaggi per le aziende di Reggio Emilia

Riduzione assenteismo

Conformità normativa e assenza di sanzioni

Prevenzione delle malattie professionali

FAQ - Servizi della medicina del lavoro

Risposte concrete, basate sul D.Lgs. 81/08, per aiutare la tua azienda a restare in regola e lavorare in sicurezza. Scopri come il medico del lavoro tutela la salute dei dipendenti, quali controlli strumentali vengono svolti, ogni quanto aggiornare il DVR e quali tutele spettano in caso di infortunio o maternità.

Nel corso di una visita medica per il lavoro il medico competente raccoglie l’anamnesi personale e lavorativa, esegue l’esame obiettivo generale e, quando lo richiede la mansione, programma esami mirati. 

Di seguito si elencano gli accertamenti medici maggiormente eseguiti: 

  • audiometria se il lavoratore è esposto a rumore;
  • spirometria per esposti a polveri o fumi di agenti chimici;
  • valutazione visiva per chi opera su videoterminali per almeno 20 ore settimanali;
  • elettrocardiogramma e test muscolo-scheletrici in caso di movimentazione manuale di carichi, posture incongrue e sovraccarico biomeccanico degli arti;
  • analisi ematobiochimiche e marcatori tossicologici urinari per esposizione ad agenti chimici e biologici.
  • questionari mirati in caso di esposizioni particolari, come sostanze allergizzanti o cancerogeni;
  • test urinari per rilevazione di sostanze stupefacenti in lavoratori che guidano carrello elevatore, PLE o mezzi che richiedano la patente C o altre patenti superiori. 

Tutti gli accertamenti rientrano nel protocollo di sorveglianza sanitaria definito dal medico competente ai sensi dell’articolo 41 del D.Lgs. 81/2008.

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è redatto dal datore di lavoro – con il supporto di RSPP, medico competente e RLS – e fotografa ogni dettaglio del ciclo produttivo, includendo attività, attrezzature, sostanze impiegate e relative misure di prevenzione. 

Questo documento deve includere: 

  • criteri e metodi utilizzati per l’analisi; 
  • elenco di tutti i rischi, ivi compresi gravidanza, stress lavoro-correlato e lavoratori particolarmente sensibili; 
  • programma di miglioramento con priorità e tempi; 
  • nominativi di figure della sicurezza (RSPP, RLS, addetti emergenze, medico del lavoro). 

Il DVR va rivisto tempestivamente quando mutano impianti, organizzazione e norme, e quando la sorveglianza sanitaria evidenzia criticità; in assenza di eventi, la buona prassi suggerisce di riesaminarlo ed aggiornarlo periodicamente.

Si parla di infortunio sul lavoro quando un incidente, verificatosi “in occasione di lavoro”, provoca morte, inabilità permanente oppure temporanea che comporti assenza da lavoro. Sono considerati infortuni anche gli incidenti “in itinere” lungo il tragitto abituale casa-lavoro, a determinate condizioni definite dall’INAIL. Lavoro e infortunio “in itinere”: quando si verifica e cosa fare con l’Inail

Nel caso in cui si verifichi un infortunio sul lavoro, il dipendente deve informare subito il datore di lavoro, il quale è tenuto a inviare denuncia telematica all’INAIL entro 48 ore (24 ore se l’evento è mortale). 

La normativa su gravidanza e lavoro (D.Lgs. 151/2001, art. 16) prevede un’astensione obbligatoria di cinque mesi. Di norma questo periodo viene suddiviso in due mesi prima e tre mesi dopo il parto. In alcuni casi, se autorizzato dal Servizio sanitario nazionale e verificato dal medico competente, vi è la possibilità di flessibilità a uno + quattro mesi o addirittura tutti i cinque mesi post-partum; a questo fine il medico competente controlla la compatibilità della mansione per la lavoratrice gravida e emette su richiesta il certificato medico per permettere alla lavoratrice di lavorare anche l’ottavo ed eventualmente il nono mese. 

Oltre all’astensione obbligatoria, se la mansione espone a rischi che non si possono eliminare (agenti chimici o biologici, posture gravose, lavoro notturno), il datore di lavoro deve adibire la lavoratrice a compiti senza rischio. Se ciò non è fattibile, l’Ispettorato nazionale del lavoro può disporre l’astensione anticipata

Cosa devono fare le lavoratrici in gravidanza?

  1. comunicare al datore di lavoro lo stato di gravidanza tramite certificato del ginecologo.
  2. se desiderano lavorare anche l’ottavo ed il nono mese di gestazione utilizzando la flessibilità del congedo di maternità, devono richiedere ad un ginecologo (associato al SSN) un certificato specialistico che affermi il buon corso della gravidanza. 
  3. inoltrare al proprio medico competente il certificato del ginecologo per avere il via libera a continua. 

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Assicura la conformità normativa della tua azienda. In qualità di medico del lavoro ti aiuto a rispettare le normative vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

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